
STORIA BREVE PER L’ESAME FIRST FOR SCHOOLS
Sapete come scrivere una storia breve per l’esame First for Schools?
Dato che la stesura di una storia breve non è una tipologia di scritto comune nelle esercitazioni scolastiche e nella maggior parte delle certificazioni linguistiche (è presente solo nell’esame B2 First for Schools), ho pensato potesse esservi utile disporre di qualche dritta a riguardo.
In breve:
Conteggio parole: 140-190 (né più né meno: l’ideale si attesta attorno ai 160-170).
Caratteristiche: una storia deve essere avvincente e ben strutturata.
Registro: solitamente informale (ma ovviamente dipende dalla storia stessa).
Struttura: titolo, situazione iniziale, sviluppo della vicenda (di norma causato da una complicazione e strutturato in 2 paragrafi) e finale.
Linguaggio: tempi verbali passati per la narrazione, discorso diretto (in questo caso sono possibili anche tempi verbali non riferiti al passato), espressioni di tempo e presenza di numerosi aggettivi e avverbi.
Tutto quello che dovete sapere:
La prima cosa da fare prima di cimentarsi nella stesura di una storia breve per l’esame First for Schools è analizzare attentamente la consegna, dando importanza a tutte le indicazioni in essa contenute (qual è l’argomento, quali informazioni vanno necessariamente inserite nella storia e a chi è destinata). La seconda cosa da fare è pianificare come sviluppare la storia, in modo da avere le idee chiare prima di iniziare a scrivere. Cercate di pensare la storia direttamente in inglese, in modo da non perdere tempo nella traduzione e onde evitare di bloccarvi poiché non conoscete determinati termini o modi di dire.
Nella consegna è di solito presente una frase da utilizzare come incipit o frase finale della vostra storia (non va esclusa o modificata), quindi partite proprio da qui.
La trama potrà essere sviluppata secondo la vostra fantasia: dovete solo ricordare che l’obiettivo principale dell’esame è dimostrare di avere padronanza della lingua, ma che se riuscite a farlo intrigando il lettore è meglio. Non invertite l’ordine di importanza: una bella storia scritta in un inglese imperfetto è peggio di una storia poco coinvolgente, ma scritta in un inglese corretto.
Di norma una storia è indirizzata a riviste o piattaforme online (il target sarà specificato nella consegna): non fate l’errore di scriverla pensando sia destinata all’insegnante/esaminatore!
Iniziate quindi a scrivere la vostra storia, decidendo se partire dalla “frase obbligatoria” o meno. Di norma si prosegue introducendo il personaggio (o i personaggi) e la scena. Tutto questo deve però essere incluso in un unico paragrafo, quindi non dilungatevi troppo! Ricordate che in questa fase gli aggettivi e gli avverbi possono esservi molto utili per dare le informazioni richieste, iniziando a dare forma alla trama.
I paragrafi centrali (di norma 2, ma potete anche farne 3) riguardano lo sviluppo della storia e sono la parte più importante poiché permettono alla storia di progredire in maniera logica e cronologica.
Il paragrafo finale porta a conclusione la trama, tirando le fila e concludendo la storia in maniera inaspettata o logica. Che sia un finale felice o triste poco importa, l’importante è portare il lettore a una conclusione. Se non avete utilizzato la “frase obbligatoria” all’inizio, ricordatevi di farlo ora.
Fate un veloce conteggio delle parole e aggiungete o togliete informazioni poco rilevanti per lo svolgimento dell’azione, in modo da rientrare nei parametri (140-190 parole). Qui gli aggettivi vi potranno essere di grande aiuto. Mi raccomando, non eccedete le 190 parole pensando di dimostrare capacità linguistiche: se le superate, non avrete rispettato la consegna. Un testo di 160-170 parole sarebbe l’ideale.
Una volta terminato di scrivere e aggiustare la storia, individuate un titolo: farlo come prima cosa sarebbe difficile e rischioso, farlo alla fine sarà un gioco da ragazzi.
Per quanto riguarda il linguaggio, una storia non richiede particolare attenzione nella scelta del registro (diversamente da altre tipologie di scritti): come già accennato normalmente si utilizza un linguaggio informale, fatto salvo che la trama non ci porti ad utilizzarne uno formale (eventualmente solo in parte, in caso di discorso diretto).
L’attenzione deve essere rivolta principalmente al corretto utilizzo dei tempi verbali, soprattutto quelli del passato. Il racconto è di norma al Past Simple, ma si possono utilizzare anche Past Continuous (in caso di azioni in corso nel passato) e Past Perfect Simple e/o Continuous (in caso di azioni avvenute in precedenza rispetto allo sviluppo della storia). Un utilizzo non eccessivo del discorso diretto potrà aiutarvi a dare vita ai vostri personaggi, quindi non escludetelo a priori. In questo caso, però, ricordatevi che possono essere utilizzati anche tempi verbali diversi dal passato e che è preferibile non utilizzare sempre lo stesso verbo dichiarativo (meglio variare: say, tell, reply, ask, answer, cry, whisper, …).
Anche le espressioni di tempo (before, after, while, during, …) potranno aiutarvi a raccontare gli eventi in sequenza. Variare la lunghezza delle frasi, inoltre, darà vivacità al testo (l’effetto drammatico può essere raggiunto anche utilizzando espressioni come suddenly, all of a sudden, …).
Ora non vi rimane altro da fare che esercitarvi sul sito ufficiale dell’esame: saper scrivere una storia breve per l’esame First for Schools potrà esservi utile per sviluppare le vostre capacità, indipendentemente dall’esame stesso.
Buon lavoro!